Situata sul versante meridionale del Monte Avanza, può essere raggiunta da Pierabech (sentiero CAI 168a, strada forestale e sentiero CAI 177) oppure dalla strada che da Cima Sappada porta al Rifugio Calvi (spostandosi poi verso Casera di Casa Vecchia) con i sentieri CAI 173 e 177.
Rappresenta uno dei più antichi tentativi di sfruttamento delle risorse minerarie rinvenibile in regione; consiste in una galleria scavata per circa 30 m di lunghezza in corrispondenza di una faglia, in presenza, cioè, di una zona in cui l'ammasso roccioso è reso debole dalla tettonizzazione, e quindi più facilmente intaccabile dai lavori di scavo, al tempo manuali. Nei calcari devonici grigi debolmente metamorfosati sono presenti mineralizzazioni a malachite e azzurrite ma, soprattutto, sono ancora visibili i segni degli antichi scalpelli. Si può quindi capire quali fossero gli sforzi di quelle persone che lavoravano in questi spazi angusti.
Può essere visitata con l'utilizzo di una lampada frontale, senza rovinarne il contenuto che si presta comunque ad essere fotografato con risultati che sostituiscono egregiamente la smodata passione del “distruggi e porta a casa”, e avendo l'accortezza di porre molta attenzione nell'accedere all'ingresso, che richiede il superamento di una paretina esposta.